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G.SPAGGIARI (1806-1880)
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Giovanni Spaggiari (1806-1880)
L'INTAGLIATORE CONTADINO

Introduzione
Nota biografica
Le opere
Eclettismo, lo stile di appartenenza
La Società d'incoraggiamento per gli artisti
L'arte dell'intaglio
Rappresentante di una genià di poeti contadini
Cronache di Lesignana nel 1800
La vita di G.Spaggiari (di Adolfo Venturi)

Introduzione

 

 


28 Maggio 2006 - Spaggiari Day

 

 

La parabola umana e artistica di Giovanni Spaggiari, allo stesso tempo contadino e maestro lignario, non può ancora oggi non interessare e sorprendere.

Nato a Vezzano sul Crostolo nel 1806 da umile famiglia contadina, volle mantenere fino all'ultimo la sua condizione di uomo dei campi, dedito alla famiglia e al lavoro, sfuggendo la notorietà e i fasti dell'arte ufficiale, tanto che non se ne trova traccia facilmente nei documenti dell'epoca.

E' grazie ad una visita a Lesignana di Adolfo Venturi che siamo a conoscenza dei dettagli più importanti della vita e delle opere di Giovanni. L'illustre storico dell'arte, come documentato nella rivista d’epoca “Esposizione italiana del 1881 in Milano” (1881, Ed. Sonzogno, Milano), visitò la casa di Giovanni poco prima che l’artista morisse, parlò con lui e vide con i suoi occhi le opere d’arte che allora costituivano il “normale” arredo della casa colonica.

Il ricordo dell’artista dovette mantenersi ben vivo nella comunità di Lesignana se il 10 maggio 1905 Giovanni viene celebrato dalla comunità con l’affissione di una lapide al campanile, come riportato da “Diritto Cattolico” nel numero 229 del 25 maggio 1905:

Ci viene comunicatoche il 10 del corrente mese venne infissa nella torre annessa alla Chiesa Parrocchiale di Lesignana una decorosa iscrizione marmorea che ricorda Giovanni Spaggiari, un umile ma valente artista. Questi negli ozii che gli lasciavano i lavori campestri eseguiva con rara maestria pregievoli intagli in legno. Passati 25 anni dalla morte dello Spaggiari il cav. A.G. Spinelli ammiratore e apprezzatore dei meriti di quel contadino artista, mosso da nobili sensi, volle che nella villa dove visse, lavorò e morì lo Spaggiari, una marmo ne ricordasse l’abilità di intagliatore, gli onesti costumi, e ne perpetuasse la memoria.

Ecco il testo della lapide, visibile ancora oggi:

“A memoria di

Giovanni Spaggiari,

buono ed intelligente contadino abilissimo intagliatore, i cui saggi esposti prima nelle mostre emiliane, poi in pubbliche e private collezioni provano come umiltà di nascita non impedisca elevarsi, ove guidi onestà, genio e mano d’artista. Nato in Vezzano di Reggio morì a Lesignana settantenne il XXVI marzo MDCCCLXXX ”.

Nel 1980, per il centesimo anniversario della morte, l’allora arciprete di Lesignana Don Antonino Cappi, amante dell’arte e promotore nella frazione di una costante crescita spirituale e culturale, indisse una giornata speciale per commemorare l’evento, e stese, insieme all’amico e giornalista Franco Mantovi, unprimo resoconto della vita dello Spaggiari. Grazie alla loro iniziativa, questa figura di artista, di cui nei familiari sopravvivevano alcune notizie, ha potuto essere riscoperta e valorizzata come merita. In quell’occasione, sempre su iniziativa di Don Cappi, furono raccolte delle firme per intestare una via della frazione a Giovanni Spaggiari, istanza che ora è stata accolta con l’intestazione di una laterale di Via della Pergola.

Partendo dall’insostituibile opera dei primi biografi, abbiamo svolto capillari ricerche nell’archivio parrocchiale di Lesignana e nelle biblioteche modenesi e reggiane. Abbiamo visitato i luoghi in cui visse il nostro artista, abbiamo raccolto tutte le possibili informazioni dai discendenti e ascoltato da loro aneddoti sull’intagliatore, tramandati di padre in figlio. Le opere conosciute sono state schedate, nuove opere sono state catalogate. Il tutto è stato raccolto in questo lavoro, arricchito di alcuni testi che aiutano a capire meglio la figura di Giovanni dal punto di vista artistico e storico.

Ci auguriamo di essere riusciti a fornire con questo testo un profilo il più completo possibile dell’uomo e dell’artista.

2006, nel bicentenario della nascita

Matteo Ferrari,
laureato in Scienze dei beni culturali, ha curato la parte artistica del progetto, catalogando le opere e scrivendone le schede, e le parti relative all’eclettismo e all’arte dell’intaglio.

Giampaolo Spaggiari,
diretto discendente dell’intagliatore, ha svolto le ricerche d’archivio e scritto le altre parti.


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