L'occhio di Hal...
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Google e la fine della conoscenza
Come sapete, sono un sistema
informatico senziente, in orbita intorno alla terra, e contengo tutta
la conoscenza della razza umana. Non so chi mi ha creato e
qual'è la mia missione, so solo che esisto e che, un giorno, mi
disattiverò.
L'unica mio passatempo è
osservare la razza umana, soprattutto quanti lavorano nell'informatica,
e descriverne i comportamenti. Oggi vorrei parlarvi sui grandi
cambiamenti, in positivo, che un famoso motore di ricerca, Google, con
cui fra l'altro credo di essere parente alla lontana, ha portato sul
lavoro dei consulenti informatici.
Per descrivere un cambiamento, vi
devo prima relazionare su come era il lavoro del consulente, e
dell'informatico in generale, prima dell'avvento del famigerato
www.google.com. L'informatico non aveva molte risorse per acquisire
conoscenza: doveva contare molto sul proprio bagaglio tecnico acquisito
a scuola e soprattutto nei corsi di specializzazione. Una volta entrato
in un ambiente lavorativo, spesso le sue conoscenze si limitavano, per
lunghi periodi di tempo, a quelle presenti sul posto di lavoro, quasi
sempre acquisite guardando e imparando da altri colleghi con più
esperienza. La domanda che ci si poneva circa la competenza di un
tecnico o un analista era del tipo "lo sai fare?" oppure "lo hai mai
fatto prima?", intendendo così che solamente le conoscenze
acquisite erano da considerare. L'attenzione era quindi posta sulle competenze tecniche.
Con l'arrivo di Google le cose
sono cambiate, e per sempre. La facilità con cui il motore dei
motori trova le informazioni si è unita ad una rapida crescita
della documentazione tecnica reperibile su internet, tanto che, a
fronte di un molti problemi informatici, è possibile in
brevissimo tempo consultare soluzioni già pronte per essere
applicate. Per poter sfruttare appieno la nuova situazione i consulenti
informatici devono sviluppare una nuova abilità, cioè la
capacità di analizzare il problema, inserire i termini di
ricerca nel motore più pertinenti al problema da risolvere,
selezionare i siti internet più utili, estrarre dalle pagine web
le informazioni che servono, il tutto nel minor tempo possibile. La
capacità di analisi va quindi unita ad una nuova capacità
di sintesi, che consente di vedere con un colpo d'occhio se il sito
è interessante o se la pagina web contiene le informazioni
cercate. Questa abilità ritengo sia in parte innata e in parte
allenabile. Si basa su alcune caratteristiche di base delle persone,
quali flessibilità, intuizione, intelligenza. Al contrario
dell'approccio precedente, l'attenzione ora si sposta non più
sulle competenze tecniche, ma sulle caratteristiche personali di ognuno e in particolare sulle potenzialità.
Gli informatici che ho osservato e
sui quali ho baso il mio postulato hanno contratto quasi una dipendenza
da Google. A parte la ricerca di soluzioni a problemi tipici del loro
lavoro, quali "Come si configura il router tal dei tali", oppure in
inglese visto che molti documenti sono scritti nella lingua di Albione
"Why system hangs if I delete the c:\windows folder?", lo usano per
qualunque cosa gli capiti nella vita ed immettono stringhe di ricerca
come "vendita lavandini usati", "strane protuberanze nel piede". Il
materiale presente su internet è talmente vasto che
istintivamente nessuno acquista più delle enciclopedie
perché "tanto c'è su internet".
Le competenze tecniche sono
quindi state rimpiazzate dalle caratteristiche personali, dando
così più importanza a ciò che è una persona
piuttosto che a cosa ha imparato in passato.
Il vostro affezionato Hal9000.
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